Forse non tutti sanno che a New York... by Gianfranco Cordara

autore:Gianfranco Cordara [Cordara, Gianfranco]
La lingua: ita
Format: epub
editore: Newton Compton Editori
pubblicato: 2017-10-08T16:00:00+00:00

26. …Il primo grattacielo costruito in città è stato l’American Surety Building nel 1895

È abbastanza facile indicare New York come la città che ha trasformato i grattacieli in una forma d’arte, ma è decisamente più difficile decidere quale sia stato il primo palazzo che meritasse l’appellativo di skyscraper, da cui deriva la traduzione letterale italiana e che già nel nome indica la sua missione. Del resto, l’umanità ha cercato da sempre di raggiungere il cielo, anche attraverso gli edifici che ha costruito: la metafora biblica della Torre di Babele viene subito in mente quando si pensa a strutture che sfidano il cielo con la loro altezza.

La crescita economica che era scaturita dalla guerra civile aveva portato le principali città americane a investire massicciamente in grandi palazzi commerciali, con Chicago in prima linea nell’evoluzione architettonica. Furono soprattutto le innovazioni tecnologiche a rendere possibile la costruzione di palazzi che andavano oltre i quaranta metri: in particolare fu la Chicago School of Architecture a progettare nel 1884 il primo palazzo – Home Insurance Building – che meritasse l’appellativo di “grattacielo”.

Si trattava di un palazzo con negozi e ristoranti al pianterreno e uffici per le prime nascenti corporation nei piani successivi: la mancanza di spazio che attanagliava tutti i centri cittadini venne risolta semplicemente spingendosi verso l’altro, anche grazie a nuove tecniche di costruzione come le strutture metalliche a prova di incendio, l’invenzione dei primi ascensori e la diffusione dell’energia elettrica.

Se Chicago guidò l’innovazione, in anni in cui la città dell’Illinois competeva con New York per il primato di prima metropoli d’America, la Grande Mela non rimase certo a guardare: per quanto i suoi palazzi fossero considerati meno belli di quelli di Chicago, New York mirò subito all’efficienza e a costruire gli edifici più alti per poter primeggiare, in una categoria che non fosse soggetta al giudizio artistico.

Fu solo nel 1895 che venne costruito l’American Surety Building, venti piani di acciaio, che raggiunse l’incredibile record di novantadue metri di altezza, diventando il palazzo più alto del mondo. L’incredibile successo di questo building diede il via a una vera e propria lotta per la conquista del cielo, criticata dalla popolazione, che inizialmente vide questi palazzi con sospetto in quanto modificavano drasticamente la natura dello spazio attorno a loro.

Quello che serviva era un palazzo che non fosse solo “il più alto”, ma che rappresentasse anche l’anima della nuova città e la sua volontà di imporsi sulla scena mondiale come la più importante metropoli del mondo: l’occasione arrivò nel 1903 con la costruzione del leggendario Flatiron Building, alto novantaquattro metri e con ventuno piani. La sua forma inusuale a ferro da stiro lo rese immediatamente riconoscibile, tanto che all’epoca venne paragonato addirittura al Partenone.

Per portare a termine l’impresa, i finanziatori newyorkesi furono costretti a scendere a patti con gli architetti di Chicago, che vennero assunti per disegnare e costruire il palazzo; ben lungi dall’essere considerata un compromesso, questa scelta spiegava meglio di ogni altra la mentalità che stava emergendo a New York. Ovvero quella di attirare i

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